Vista la stupenda giornata di ieri (Domenica 23 Febbraio) una nutrita squadra di speleologi dell’ANF si è recata sul monte Couc per proseguire le attività di disostruzione dei vari ingressi reperiti in questa interessante zona carsica situata sul lato settentrionale dei monti Bernadia, e nelle immediate vicinanze di Villanova delle Grotte.
Da un paio di settimane infatti siamo impegnati nelle ricerche in questa piccola ma interessante zona di assorbimento, dove abbiamo rinvenuto in diverse fasi, oltre alla presenza di moltissime doline, alcuni ingressi ostruiti, che potrebbero permetterci di accedere a qualche grotta che dovrebbe trovarsi sotto appunto questa piccola altura.
Il primo ingresso che è stato preso in esame è l’inghiottitoio (sicuramente il più evidente), che essendo situato sul fondo di una depressione, assorbe nei periodi piovosi un piccolo rigagnolo che si forma più a monte. A circa una trentina di metri di distanza da questo, alla base di una piccola paretina rocciosa (ciò che rimane di una vecchia dolina), una fessura fra le rocce e il terriccio spira una flebile corrente d’aria e durante le piogge si sente distintamente il rumore di un ruscello provenire dal sottosuolo. In una valletta adiacente invece, sul bordo superiore di un’altra serie di doline, uno sprofondamento del terreno ci ha permesso di individuare quello che per ora viene chiamato ‘Pozzetto sotto le Castello’, un pozzetto che scende per circa 4 metri (la metà in terra e poi su roccia) e si arresta su fessure e pietroni (ben lavorati dall’acqua) dai quali spira aria. Infine, ultima ritrovata è una fessura aspirante ritrovata ed iniziata ad investigare proprio ieri ,in una delle doline situate nelle vicinanze di un rudere posizionato un centinaio di metri prima della zona assorbente dell’inghiottitoio.
Dopo la giornata di ieri la situazione è questa:
Nell’inghiottitoio abbiamo scavato e ripulito scendendo di circa 3 metri fra ramagli, roccette e terriccio, non si avverte per ora alcuna corrente d’aria, e lo smuovere continuo di terra è legname di varia dimensione ha ostruito i pochi pertugi che erano liberi. Ora abbiamo deciso che aspettiamo la prima consistente pioggia (anche se ne abbiamo avuta già abbastanza) per recarci in loco a verificare se l’acqua del rigagnolo che si forma durante le precipitazioni viene sempre inghiottita senza problemi e se magari, può esserci di aiuto liberando un pò la via per il sottosuolo.
Le fessura a poca distanza dall’inghiottitoio invece, dopo diverso lavoro di scavo, fa intravedere dei vuoti forse ‘transitabili’ oltre una grossa pietra che rimuoveremo quanto prima con mezzi non disponibili ieri (un tirfor!!!).
Per quanto riguarda il pozzetto invece, dopo l’immane opera di svuotamento dal terriccio e da alcune pietre, l’operazione di rottura e rimozione dei massi di fondo si è rilevata più ostica del previsto e richiede di essere affrontata in maniera più incisiva…… 😉 ….. a buon intenditor speleo ……
Infine, per l’ultima fessura trovata, dopo un breve scavo, abbiamo abbandonato momentaneamente l’impresa a causa delle dimensioni della prosecuzione e dalla quantità immane di pietre che ci sono in mezzo!!!! Riprenderemo il lavoro non appena i primi tre cantieri prima citati ci daranno un pò di respiro!
A questo punto, sicuramente saranno il pozzetto e la fessura le nostre priorità … sempre che la pioggia ….. non ci faccia cambiare idea e ritornare sull’inghiottitoio.
Se riusciremo ad aprire e rendere transitabile un ingresso, si potrà quindi sospendere momentaneamente i lavori di disostruzione degli altri ingressi in quanto, vista la vicinanza, si può ipotizzare che tutti possano collegarsi più in basso… ma questa sarà una cosa da vedere ….. nel frattempo rimanete sintonizzati per le news!