Ben altre erano le intenzioni per il week end del 21-22 Luglio …. infatti le previsioni GRIF indirizzavamo verso un bel week end sulla Creta di Rio Secco a rivedere ingressi e la zona in generale nella speranza di trovare novità…. ma purtroppo come sempre, giove pluvio ci ha messo lo zampino è già venerdì sera intuiamo che con molte provabilità tutto andrà in fumo! Infatti sabato mattina diluvia e una telefonata a Toni conferma che pure in su il tempo è pessimo!!! Decidiamo di riaggiornarci alla sera, di fatto poi la giornata (tarda mattinata e parte del pomeriggio), almeno nel Tarcentino, non ha condizioni meteo malaccio ma sostanzialmente è oramai fottuta! Pazienza…..
Viene sera, Costa io e Sez ci troviamo per una birra veloce e vedere il dafarsi, intanto sopra le nostre teste il cielo è nero, carico di nubi e pioggia inoltre tuona parecchio…. scoglionati, decidiamo di scrivere a Toni che a malincuore facciamo saltare la giornata di domenica in CRS e decidiamo quindi di andare a rilevare la Grotta CS e la TP 18 a Taipana tanto per chiudere qualche cantiere e fare qualcosa anche in caso di instabilità atmosferica!
Domenica mattina, il tempo è buono …. cazz magari forse era meglio andare in su…. ma vista l’ora oramai si prende la strada per Taipana. Arrivati a Ponte San Mattia, molliamo il Nissan e ci incamminiamo lungo la sterrata che in poco tempo ci porta all’attacco del sentiero. Decidiamo di non fare la ‘direttissima’ considerando che è tutto estremamente scivoloso e che tramite quella via, in un punto c’è abbastanza rischio di farsi un bel volo di una decina di metri, optiamo quindi per usare il più comodo sentiero che porta in zona ‘pozzi TP’ per poi andare verso la Grotta CS e la TP 18 utilizzando la traccia di un vecchio sentiero che dovrebbe portare verso il monte Cantun.
Primo tratto scivolosissimo, abbiamo fatto bene… salendo il sentiero ‘spiana’ un pò, e ci imbattiamo pure in un ingresso che sembra aperto da poco! Strano … non c’è ricordo del ‘buco’ in questione e quindi stop e scendiamo veloci a dare un occhio … Costa disarrampica per un paio di metri ma poi si ferma su una fessura impraticabile! La festa purtroppo è durata poco! Raccattiamo i nostri ‘bagagli’ e ripartiamo trovando abbastanza velocemente la traccia del vecchio sentiero che ci conduce alla meta (a dire il vero in una delle ultime salite avevamo lasciato dei bollini su alcuni tronchi e questo ci ha effettivamente dato una mano). Arriviamo al rigagnolo e scendiamo fino al piccolo spiazzo prospicente la cascata dove sotto la parete si trova l’ingresso della grotta … e in un primo momento non ci rendiamo nemmeno conto della quantità d’aria che esce dalla grotta! Poi visto che dei rami si piegano da soli più di quanto lo facciano le altre piante li vicino a causa di un leggero venticello, controlliamo e ci rendiamo conto che dell’ingresso esce una corrente d’aria bella importante.
Purtroppo tutti gli scavi fatti ci hanno sempre portati a scontrarci contro frane, cunicoli tappati da pietre e fessure inattaccabili…. per questo la grotta era stata ‘dimenticata li’ … per lo più era già stata rilevata ma complice la mia pigrizia, tutti i dati contenuti nel tablet e non riversati su un supporto ‘affidabile’ sono scomparsi quando il tablet ha deciso di scendere le scale in maniera autonoma fermandosi in frantumi sul pianerottolo! Quindi si ritorna a rilevare …. mettendo tutto su carta questo giro!
Entriamo e di gran lena iniziamo a rilevare sotto un’aria gelida che non aiuta di certo, ma ci facciamo forza e andiamo avanti buttando pure un occhio qui e la per vedere di ‘non aver dimenticato nulla’!! Infatti … dalla frana da dove esce una parte dell’aria forse si può procedere e tentare di scavare ancora, e anche una condotta in salita oltre una strettoia sembra continuare praticabile! Poi un’altra fessura in una zona della grotta dove non avevamo mai notato la presenza di correnti d’aria (che però sembra inattaccabile) soffia alla grande… proseguiamo con il rilievo e alla fine tutta la grotta risulta avere uno sviluppo planimetrico di una cinquantina di metri scarsi …. un pò pochini vista l’aria che sputa fuori!
Usciamo con un cielo cupo e brontolante …. anzi … anche gocciolante! Ci avviamo veloci verso la poco distante TP18 che rileviamo velocemente viste le sue esigue dimensioni!
Ci incamminiamo quindi verso il furgoncino di Costa … ma a metà discesa Sez fa notare che dal casco di Costà è sparita la Tikka…. retromarcia per una infruttuosa battuta di ricerca! Arriviamo dopo un pò a Ponte San Mattia e fortunatamente non piove. Ci riproponiamo di ritornare in zona appena possibile per ridare un occhio! Di certo ci saranno sicuramente ancora sorprese visto che a poca distanza da CS c’è pure la Tana della Lince che ci stà ancora aspettando!