GROTTA DI ATTILA … ALLA RICERCA DEL PHILOPOTAMUS LUDIFICATUS!

L’ingresso della grotta!

A ben 17 anni di distanza dall’ultima vista (documentata e risalente al’8-9-2001) a scopi biospeleologici oggi siamo saliti come da programma alla grotta di Attila dui piani di Lanza con lo scopo di monitorare lo stato della colonia di Philopotamus Ludificatus scoperta alla fine degli anni 80 da Fabrizio e Fabio dell‘Associazione Naturalistica Friulana La colonia era poi stata studiata dal Professor G. Moretti e dalla Prof.ssa F. Cianficoni dell’Università di Perugia. Poi … tutto è caduto nell’oblio e fino ad oggi nessuno sa in che condizioni versi una colonia di Tricotteri che pare sia unica al mondo!

Interno della Grotta di attila

Una recente collaborazione con dei ricercatori dell’Università di Milano per un progetto riguardante le Planarie, ci ha portato a estendere le ricerche pure alla grotta di Attila in quanto, dei vecchi appunti mettevano in evidenza anche la presenza di alcuni esemplari di planaria nelle acque della grotta!

Siamo quindi saliti  come da programma e malgrado il recente maltempo per fare un primo sopralluogo delle ‘condizioni di vita’ all’interno della cavità! Purtroppo, il livello del torrente proveniente dalla torbiera era piuttosto sostenuto, e quindi non ci è stato possibile trovare alcuna forma di vita nell’acqua (o almeno noi non ne abbiamo vista), sono stati trovati solamente due esemplari adulti di tricottero purtroppo già morti!

Esemplare Adulto di Tricottero …. purtroppo morto

Siamo quindi ritornati sui nostri passi anche perchè oltre la saletta posta a circa 200 metri dall’ingresso(saletta in cui ad ogni sopralluogo sono sempre stati trovati i tricotteri in tutte le loro fasi di vita), un restringimento quasi totalmente allagato non ha permesso di proseguire verso le parti profonde della grotta.

Una nota dolente purtroppo riguarda lo stato di ‘salute’ della grotta! Dopo 17 anni sono state viste tracce di vernice alle pareti (punti di rilevo?) ma peggio ancora sono stati trovati diversi sacchetti di plastica incastrati fra le pietre portati all’interno dal torrentello e sicuramente abbandonati nelle vicinanze dell’ingresso dai molti turisti che visitano l’ingresso della cavità (rispetto a una ventina d’anni fa infatti la grotta è stata enormemente pubblicizzata… e visto la facilità del sentiero per arrivarci è meta di moltissime persone). all’esterno infatti vi sono moltissimi fazzolettini e altre cose ….

Morfologie nella grotta di Attila

Avevamo già al tempo cercato di sensibilizzare il comune di Paularo sulla problematica della colonia ma … a quanto pare è servito a poco!

In ogni caso, appena le condizioni meteo permetteranno di accedere con un livello delle acque consono per le ricerche ritorneremo a controllare in modo da verificare se questa vita nascosta sia ancora in buona salute!