Da parecchi anni oramai osserviamo, dalla strada che da Tarcento porta a Villanova delle Grotte, quelli che sembrano alcuni promettenti ingressi sulle pareti orientali del monte Stella. Visto che ultimamente Cobra è molto propenso a calarsi in posti improponibili alla ricerca di ingressi, lancia l’idea del famoso buchetto…. anzi bucone … lassù … quasi in cima alla parete di Stella!!! In prima battuta nessuno aderisce all’iniziativa… poi si aggrega il delfino ed infine il sottoscritto che supporterà spiritualmente la squadra (non mi attizza tanto vedere il Torre piccolo piccolo che scorre laggiù in fondo alla valle….ho già dato anni fa sulla stessa parete un centinaio di metri più in la …. e poi… sabato mi sono tirato un tronco su un piede… sono zoppo!!!).
In ogni caso ritrovo alle 8:30 … caffè … e via un pò oltre bivio Villanova per dare un occhio alla parete … osserviamo e cerchiamo di capire da dove iniziare la calata … nel frattempo individuiamo un’altro ingresso che pare molto promettente , però, richiede un avvicinamento non da poco e un’arrampicata dalla base della parete. Sarà per un’altra volta… questo giro il ‘buco’ da raggiungere è quello in alto!! Valutiamo però sia il caso di salire a borgo Boreaniz e poi scendere lungo la forestale B.go Boreaniz-Vedronza fino al bivio che permette di raggiungere la selletta dove si trovano anche altre grotte conosciute fin dagli anni ’70 esplorate al tempo dall’Associazione Friulana Ricerche.
Dopo una mezz’oretta di cammino raggiungiamo la selletta e diamo un’occhiata a una dolina che osservo da almeno 25 anni, sembra sempre debba aprirsi ma, come sempre si approfondisce un pò di più ma non vuole ancora svelare cosa c’è sotto di lei!!! L’ultima volta che sono stato qui qualche anno fa esisteva un albero sul bordo … ora è finito giù all’interno della dolina e pare che sia le radici che un paio di metri di tronco siano stati inghiottiti dalla famelica bocca sul fondo. Sul lato dello sprofondamento più evidente si nota la roccia e uno spiraglio nero, ma l’opera di scavo sarebbe veramente troppo onerosa… anche questo giro è meglio lasciar perdere ci ritorneremo scuramente!
Riprendiamo quindi il nostro cammino e riusciamo in breve tempo a identificare il luogo da dove iniziare la calata. A questo punto ci dividiamo… il sottoscritto a fare una battuta nelle vicinanze mentre Cobra e Emanuele si cimentano nella calata. Cobra scende portandosi dietro sessanta metri di corda (ero fortemente dubbioso sulla misura) ma… per culo … becca a primo colpo la linea di discesa corretta e al limite dei 60 metri di corda si trova davanti l’ingresso (è bello gradino … )! Purtroppo è a malapena rilevabile una decina di metri scarsi di sviluppo. Ai due non resta che prendere qualche misura e fare dietrofront! Qualche centinaio di metri sotto di loro… il Torre se la ride sornione …
Dopo aver disarmato la calata, propongo di accorciare il ritorno all’auto seguendo una stradina che ho scovato durante la mia breve battuta, ci incamminiamo ma quasi subito notiamo delle foglie umide sotto una roccia, ci avviciniamo, aria calda che esce … tolgo un pò di foglie… un buchetto nero … allargo un pò… prendo un sasso… toc tac toc .. saranno 5/6 metri ma non arriviamo a vedere nulla. Cazz… non abbiamo attrezzi da disostruzione con noi, proviamo con legni (marci) otteniamo ben poco, poi, due parachi ben fatti da cobra risolvono la situazione asportando due prietre belle grosse. Si apre un ingresso ovviamente non transitabile, sotto, manco a farlo apposta, si allarga e si vede una stanza! L’arietta calda che esce è parecchio invitante! Ok nuovo cantiere toccherà ritornarci pure qui!
Rientriamo all’auto abbastanza soddisfatti, la sera veniamo informati che giù … sotto di noi negli stessi momenti, Juju stava cercando risorgenze al livello del Torre. Purtroppo a parte qualche nicchia non ha avuto fortuna ma ha comunque potuto godere dei fantastici colori delle pozze del Torre!!!
Ancora una volta Stella non ci vuole svelare i suoi ‘vuoti’ ma prima o poi riusciremo a scoprire la ‘porta’ giusta per poter accedere alle grotte di questo fantastico monte.